LUOGHI DI PREVENZIONE - Centro Regionale di Didattica Multimediale per la Promozione della Salute
CCM 2012 - Un approccio integrato per la riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della saluteCCM 2012 - Un approccio integrato per la  riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute

Un approccio integrato per la  riduzione delle diseguaglianze all’accesso ai servizi di promozione della salute:  interventi strategici per la gestione del rischio di  utenti con  disturbi di interesse psichiatrico e giovani problematici
 
Ente capofila: Ausl Reggio Emilia attraverso il Centro Luoghi di Prevenzione.
Regioni aderenti al progetto: Provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto
Altre Regioni aderenti alla Formazione: Piemonte, Liguria, Molise, Basilicata
 
Cronogramma del Progetto: novembre 2012 - ottobre 2014
 
 
 
Razionale e azioni del Porgetto:
 
I 2 target a rischio costituiscono un problema per la sanità pubblica e possono essere affrontati in modo adeguato con un intervento di Prevenzione Selettiva dedicato alla contrattazione di obiettivi di salute generale a partire da un singolo fattore di rischio.
Il fattore di rischio considerato in partenza sia nel target giovani problematici, che nei pazienti di interesse psichiatrico è il fumo di sigaretta (in continuità con i risultati evidenziati dal Progetto CCM “SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE DI CONTROLLO DEL TABAGISMO: CONSOLIDAMENTO DEGLI INTERVENTI DI RETE NELLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE”) per la rilevanza che assume a livello sociale in termini di accresciuta mortalità e morbilità e per l’entità dei benefici di salute ottenibili anche con la semplice riduzione del numero di sigarette fumate.
L’approccio motivazionale e l’intervento di sostegno al cambiamento con la contrattazione di obiettivi di salute prevedono la  modificazione dell’abitudine rispetto al  fumo, unita alla modificazione di almeno  un altro comportamento:  riduzione del consumo improprio di alcol  e altre sostanze psicoattive,  promozione dell’attività fisica e modificazione del comportamento alimentare,  nei pazienti di interesse psichiatrico e  nel giovane problematico.
E’ infatti dimostrato che entrambi i target possono risentire favorevolmente di interventi di promozione della salute e di percorsi riabilitativi che includano gli stili di vita utilizzando gli stessi setting  di buone pratiche già validate,  con pochi aggiustamenti riconducibili a:
  • contrattazione  di  obiettivi di salute graduali   da consolidare in un tempo di osservazione più lungo;
  • considerazione del  Benessere Psicofisico  rispetto a tutti gli stili di vita in una logica di approccio motivazionale e sostegno al cambiamento dalla Prevenzione alla cura;
  • integrazione di  competenze educative, sociali e sanitarie per monitorare nel tempo i risultati del cambiamento e sostenerli attraverso azioni dirette dei Servizi a cui, di norma, sia i giovani problematici (per esempio  Servizi Sociali, Comunità terapeutiche), sia i pazienti di interesse  psichiatrico (per esempio SERT, Servizi di Salute Mentale, Strutture di accoglienza) fanno riferimento.
Per il sostegno al cambiamento degli stili di vita del giovane problematico è fondamentale il ruolo dell’educatore, dell’insegnante, la sensibilizzazione della famiglia, del gruppo dei pari e di eventuali riferimenti presenti nell’ambito di comunità terapeutiche, strutture di accoglienza, servizi territoriali (assistenti sociali e educatori professionali). Questi saranno gli interlocutori privilegiati per l’acquisizione di competenze sul counseling motivazionale breve  nella gestione di percorsi di percezione del rischio e supporto al cambiamento.
Molti dei pazienti con problematiche di interesse psichiatrico sono seguiti dal MMG che cura la prescrizione farmacologica cronica. MMG, personale infermieristico e educatori sono le figure professionali a cui verrà indirizzato il counseling motivazionale breve.
 
 

 
 
OBIETTIVI  DI PROGETTO
 
OBIETTIVO GENERALE: Ridurre le diseguaglianze di accesso ai servizi di promozione della salute da parte di target di popolazione deboli (giovani problematici e pazienti di interesse psichiatrico) attivando percorsi  individuali e di gruppo di sensibilizzazione e motivazione al  cambiamento di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari con  interventi integrati info educativi, di counseling e di modificazione dei contesti di trattamento (differenziazione del setting e adozione di policy del contesto per la promozione della salute)
Aumentare nella popolazione target (pazienti con problematiche di interesse psichiatrico e giovani a rischio) le opportunità facilitanti scelte di salute rispetto a fumo, alcol, sedentarietà, disturbi del comportamento alimentare)  secondo i principi del Programma Guadagnare Salute.
 
OBIETTIVO SPECIFICO 1: A partire dal  Tabagismo come  esempio di un intervento integrato dalla Prevenzione alla Cura, promuovere competenze professionali degli operatori  sulla gestione dei comportamenti a rischio (formazione degli operatori ad un lavoro di rete specifico per i target dell’intervento).
 
OBIETTIVO SPECIFICO 2: Costituire assi trasversali di coordinamento nei settori educativo- sociale e sanitario che prevedano percorsi integrati di accesso selettivo ai servizi di promozione della salute per pazienti di interesse psichiatrico e giovani a rischio
 
OBIETTIVO SPECIFICO 3: Migliorare il livello di autoefficacia  degli operatori sull’opportunità di intervenire con strategie di counseling motivazionale per diminuire l’esposizione ai fattori di rischio per la salute dei target oggetto dell’intervento
 
OBIETTIVO SPECIFICO 4: Attivare  percorsi info educativi e di counseling  per facilitare l’assunzione di comportamenti più salutari  nelle popolazioni target, attraverso  interventi di Rete che vedano la collaborazione fra Servizi di cure primarie, Medici di Medicina Generale, Associazioni di Famigliari,  Servizi specialistici e strutture educative .
 
OBIETTIVO SPECIFICO 5: Favorire il coordinamento, il lavoro di rete, l’efficienza organizzativa  dei Servizi nei contesti di Area Vasta (per la Regione Emilia-Romagna), la valutazione di efficacia degli interventi (laboratorio di Ricerca-Azione della Regione Toscana e delle Regioni Marche), la formazione continua e la supervisione degli operatori in rete, anche attraverso la formazione a distanza (in tutte le  Regioni coinvolte).
 
OBIETTIVO SPECIFICO 6: Inserire nella formazione curriculare dei Corsi di laurea sanitari, scienze della formazione e scienze motorie,  moduli didattici sulle percezione, comunicazione strategica e gestione dei comportamenti a rischio (anche attraverso l’attivazione di un corso di formazione a distanza rivolto a specializzandi del settore)  e nelle Scuole di Specialità mediche, nelle scuole di specializzazione ad indirizzo sanitario, di scienze della formazione e di scienze motorie, percorsi formativi per la gestione del rischio in target problematici della popolazione. 
 
 
 
PIANO DI VALUTAZIONE

OBIETTIVO GENERALE
Attivare processi di cambiamento di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari attraverso interventi integrati di counseling motivazionale da parte di educatori e operatori socio-sanitari che aumentino nella popolazione target (pazienti con problematiche di interesse psichiatrico e giovani a rischio) le opportunità facilitanti scelte di salute rispetto a fumo, alcol, sedentarietà, disturbi del comportamento alimentare secondo i principi del Programma Guadagnare Salute.
 
Indicatore/i di risultato
Attivazione di almeno un percorso di gruppo (gruppi di 15 persone circa) e avviso motivazionale con contrattazione di un obiettivo di salute specifico ad almeno 30 utenti di uno dei target a rischio oggetto del progetto
 
Standard di risultato
Attivazione di un percorso di gruppo per ognuno dei due target e avviso motivazionale ad almeno 30 utenti per target


OBIETTIVO SPECIFICO 1
 
A partire dal  Tabagismo come esempio di un intervento integrato dalla Prevenzione alla Cura, promuovere competenze professionali degli operatori  sulla gestione dei comportamenti a rischio (formazione degli operatori ad un lavoro di rete specifico per i target dell’intervento).
Azione 1: Individuazione del gruppo di formatori da parte della regione capofila.
Azione 2: individuazione del gruppo dei destinatari della formazione formatori in tutti i territori coinvolti.
Azione 3: revisione del materiale esistente per la contrattazione di obiettivi di cambiamento verso stili di vita più salutari nei 2 target individuati dal progetto.
Azione 4: produzione degli strumenti teorico-pratici necessari alle azioni di progetto da parte del gruppo di lavoro interregionale.
Azione 5: realizzazione di 2 edizioni del modulo di formazione formatori per il lavoro di rete nella contrattazione di obiettivi di salute con giovani problematici e pazienti di interesse psichiatrico.
 
Indicatore/i di risultato
Formazione di un nucleo di operatori (almeno 5 per ogni territorio) con modalità di formazione formatori e supervisione a distanza in e-learning  per almeno uno dei due target individuati dall’intervento  che abbiano acquisito competenze tecniche e gestionali sull’utilizzo degli strumenti teorici  e pratici necessari alla realizzazione del progetto.
 
Standard di risultato
Costituzione di un gruppo di operatori formati con modalità di formazione formatori per ognuno dei 2 target dell’intervento.
 
 
 
OBIETTIVO SPECIFICO 2
 
Costituire assi trasversali di coordinamento nei settori educativo-sociale e sanitario che prevedano percorsi integrati di accesso selettivo ai servizi di promozione della salute per pazienti di interesse psichiatrico e giovani a rischio.
Azione 1: costituzione gruppo di lavoro locale coordinato  dagli operatori destinatari del Seminario di Formazione Formatori.
Azione 2: predisposizione tecnico-organizzativa dei percorsi info educativi e di counseling  per almeno uno dei 2 target a rischio.
Azione 3: attivazione  modulo formativo per gli operatori del territorio.
 
Indicatore/i di risultato
Costituzione di un gruppo di lavoro di almeno 15 operatori per ogni territorio che comprenda MMG, educatori professionali, infermieri psichiatrici , operatori dei servizi di salute mentale e operatori di strutture specialistiche nel trattamento degli stili di vita a rischio (Centri Antifumo, Unità di Alcologia, SIAN…), Associazioni di Famigliari,  nel caso della predisposizione di percorsi in rete per pazienti di interesse psichiatrico e che comprenda operatori nell’ambito della promozione della salute, docenti, famiglie, educatori, psicologi scolastici e operatori di strutture specialistiche nel trattamento degli stili di vita non salutari nel caso dei giovani problematici
 
Standard di risultato
Costituzione delle 2 reti di operatori con almeno 20 operatori ciascuna e formalizzazione del protocollo di intervento per i 2  target considerati.
 
 
 
OBIETTIVO SPECIFICO 3
 
Migliorare il livello di autoefficacia  degli operatori sull’opportunità di intervenire con strategie di counseling motivazionale per diminuire l’esposizione ai fattori di rischio per la salute dei target oggetto dell’intervento.
Azione 1: realizzazione modulo di formazione locale con strumenti, materiali e metodi previsti dalla regione capofila.
Azione 2: monitoraggio delle ricadute del modulo formativo attraverso l’attivazione dei percorsi sul campo per i target a rischio .
Azione 3: utilizzo degli indicatori di efficacia dell’intervento dal punto di vista di sostenibilità, visibilità, economicità.
 
Indicatore/i di risultato
Training di formazione teorico-pratica all’avviso motivazionale per la contrattazione di obiettivi di salute in ogni territorio rivolto ad almeno 40 operatori  fra quello sopracitati
 
Standard di risultato
Formazione di più di 40 operatori e inserimento delle modalità pratiche di contrattazione degli obiettivi di salute nell’attività ordinaria dei professionisti.
 
 
 
 
OBIETTIVO SPECIFICO 4
 
Predisporre percorsi nelle popolazioni target rispetto alle opportunità offerte da interventi di Rete che vedano la collaborazione fra Servizi di cure primarie, Medici di medicina Generale, Servizi specialistici e strutture educative (scuola o altro), nel  facilitare scelte per la salute
Azione 1: costituzione e consolidamento delle reti di operatori a carattere educativo, sociale e sanitario per almeno 1 dei 2 target previsti dal progetto.
Azione 2: predisposizione modalità di intervento individuale e percorsi di sensibilizzazione di gruppo
Azione 3: predisposizione organizzativa di una campagna informativa per almeno uno dei target dell’intervento.
 
Indicatore/i di risultato
Predisposizione di almeno una campagna informativa per uno dei target dell’intervento in ogni territorio (con materiale fornito dalla regione capofila )  e organizzazione di almeno un percorso di sensibilizzazione sulla opportunità di modificare stili di vita non salutari per almeno uno dei target.
 
Standard di risultato
Predisposizione di campagne informative e percorsi di sensibilizzazione per entrambi i target dell’intervento.
 
 
 
 
OBIETTIVO SPECIFICO 5
 
Favorire il coordinamento, il lavoro di rete, l’efficienza organizzativa  dei Servizi nei contesti di Area Vasta (per la Regione Emilia-Romagna), la valutazione di efficacia degli interventi (laboratorio di Ricerca-Azione della Regione Toscana e della Regioni Marche ), la formazione continua e la supervisione degli operatori in rete, anche attraverso la formazione a distanza (in tutte le  Regioni coinvolte ).
Azione 1: collaborazione con la Regione capofila per il monitoraggio delle azioni del progetto attraverso l’utilizzo e la restituzione degli indicatori per le diverse fasi.
Azione 2: contributo alla piattaforma didattica per la formazione a distanza degli operatori da parte dei professionisti dei territori coinvolti nella sperimentazione.
Azione 3: potenziamento della partecipazione ai moduli di formazione a distanza degli operatori del territorio per  favorire la diffusione della cultura di contrasto alle diseguaglianze trasformando le azioni di progetto in processo.
 
Indicatore/i di risultato
Applicazione delle procedure per il monitoraggio dell’intervento e trasformazione delle azioni di progetto in processi continuativi e inseriti nel lavoro ordinario degli operatori
 
Standard di risultato
Attivazione di protocolli di intervento operativo per la contrattazione di obiettivi di salute nei 2 target individuati dal progetto
 
 
 
 
OBIETTIVO SPECIFICO 6
 
Inserire nella formazione curriculare dei Corsi di laurea sanitari, scienze della formazione e scienze motorie,  moduli didattici sulle percezione, comunicazione strategica e gestione dei comportamenti a rischio (anche attraverso l’attivazione di un corso di formazione a distanza rivolto a specializzandi del settore)  e nelle Scuole di Specialità mediche, nelle scuole di specializzazione ad indirizzo sanitario, di scienze della formazione e di scienze motorie, percorsi formativi per la gestione del rischio in target problematici della popolazione
Azione 1: attivazione di Protocolli d’Intesa e Tavoli di lavoro misti con le strutture universitarie del territorio.
Azione 2: diffusione dei moduli di formazione a distanza nei corsi universitari.. 
Azione 3: contributo alla revisione e al miglioramento dell’offerta formativa.
 
Indicatore/i di risultato
Formazione di almeno 20 studenti per ognuno dei corsi di laurea sopracitati
 
Standard di risultato
Attivazione del corso di formazione a distanza da parte della Regione capofila con la collaborazione di tutti i territori coinvolti.
 
 







Bibliografia
 
Boston collaborative drug  surveillance program. Clinical depression of the central nervous system due to diazepam and chlordiazepoxide in relation to cigarette smoking and age. N.Eng.J.Med 1973
CoveY LS, Tobacco cessation among patients with depression, Primary care 1999, Vol 26(3), :691/ 706
 
Curtin L, Brown R.A, Sales SD, Determinants of attrition from cessation treatment in smokers with a history of major depressive disorders, Psycology of addictive behaviours, 2000, 14(2):134-142
 
Fox K. e altri, Interaction between cigarettes and propanolol in treatment of angina pectoris, British Medical Journal 1980, 1: 91-3
 
Ger DriessenSilvia EversFrans Verhey and Jim van Os, Stroke and mental health care: a record linkage study, Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology - Volume 36, Number 12, 608-612, DOI: 10.1007/s127-001-8201-x
 
Giucastro G,  Verduri A,  Del Donno M, , Dipendenza da nicotina e malattie psichiatriche, Tabaccologia, 2004, 1: 34/37
 
Green L., Kreuter M, Health program planning . An educational and ecological approach, 4th edition,, Mc Graw-Hill, 2005
 
Grigoletti e altri, Registri psichiatrici e geografia della salute mentale - EPIDEMIOLOGIA PSICHIATRICA: NUOVE DIREZIONI, 3:2007; 177-190
 
Guarino A., Fondamenti di educazione alla salute, Franco Angeli, 2008
 
Jacob R, Chowdhury AN. Metabolic comorbidity in schizophrenia. Indian J Med Sci 2008;62:23-31
 
Lasser K, Smoking and mental illness: a population-based prevalence study, JAMA 2000, Nov 22-29
 
Mohammad R Toraci, Ruolo di tabagismo nello sviluppo di una sindrome rischiosa di comportamento negli adolescenti dell’Indiana
 
Regien DA, Farmer NE, Rae DS, e al., Comorbidity of mental disorders with alcohol and other drug abuse. Results from the Epidemiologic Catchment  Area (ECA) Study Jane 1990; 264 (19), 2511-2518
 
Sontag H, Wittchen Hu, Hofler M, KesslerRc, Stein MB, Are social fears and DSM IV social anxiety disorders associated with smoking and nicotin dependance in adolescents and young adults? Eur. Psychiatry 2000, 15 (1)  67/74
 
Thony P, George MD, and Jennifer C. Vessicchio, M.S.W., Nicotine addiction and schizophrenia, Psychiatric Times, feb. 2001, vol XVIII
 
 
 

Indietro